L’OPA su WDF da parte del gruppo svizzero DUFRY è, in qualche modo, subordinata ad una manovra finanziaria preliminare.
Infatti Dufry conta di raccogliere sul mercato il necessario per finanziare l’opa: il finanziamento dovrebbe avvenire in forma mista, sia con aumento di capitale sia con offerta di obbligazioni. Il gruppo svizzero punta a raccogliere 3,6 Mld Euro di cui almeno 2,1 Mld con AdC e fino a 1,5 Mld con emissione di bond a lungo termine.
L’operazione dovrebbe concludersi nel terzo trimestre 2015, stando a quanto sinora comunicato dai due gruppi.
Il prezzo stabilito per l’opa è pari a 10,25 euro per azione, e come abbiamo visto, ben sotto il prezzo di mercato di fine marzo, ma circa il 22% in più rispetto alla media dei prezzi di Borsa nei sei mesi scorsi.
Ed è tenendo conto di questo aspetto che i principali analisti vedono praticamente nullo un rilancio o una contro opa a prezzi maggiori.
Anche considerando i multipli di WDF l’offerta appare generosa agli analisti, che sono quindi concordi nel dire che è meglio accettare l’offerta.
Ad esempio: Equita sostiene che la valutazione fondamentale di WDF sia pari a 10,3 euro; Cheuvreux sostiene che a questi prezzi il deal valuta WDF 13,9 volte il rapporto ev/ebitda del 2015, che paragonato alle 11 volte di Dufry e alle 11 volte pagate, in media, dal settore per le operazioni di travel retail, lascia poco spazio a eventuali rilanci.
Anche Banca Akros è concorde nel giudicare generosi i multipli pagati pagati da Dufry per la società italiana: un rapporto ev/ebitda 2015 di 13,7 volte e di ev/adj ebitda 2015 di 11,8 volte contro le 9,9 volte dell’acquisizione, ad esempio, di Nuance
Infine anche Banca Imi si schiera tra coloro che giudicando l’offerta più che equa e senza la possibilità di una contro opa.
Rebus sic stantibus, soprattutto valutati i multipli, crediamo che (obtorto collo…) sia saggio aderire all’Opa anche per chi avesse acquistato il titolo sul mercato a prezzi maggiori.
Infatti se tutta l’operazione andrà in porto è evidente che chi non aderisse corre il rischio di trovarsi in mano azioni che saranno delistate e quindi senza valore alcuno.
Mancano ancora diversi mesi, e Dufry deve finanziarsi sul mercato.
Teniamo monitorato il titolo: se dovesse, per qualunque ragione a noi sconosciuta e impreventivabile, fare una fiammata al rialzo, possiamo darle sul mercato a prezzi più convenienti.
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