No, non è finita: il Nasdaq continua a stupire chi proclama il disastro imminente.
Come noto se chiami il ribasso durante un rialzo di portata storica prima o poi il ribasso arriva e tu ti potrai vantare per l’eternità di averlo previsto.
Un po’ come MarketWatch.com e Barrons fanno con gli analisti: se leggete attentamente ogni giorno intervistano l’analista che ha previsto il ribasso del 2006, quello che ha previsto il rialzo del 2008 e quello che ha previsto il ribasso del 1929 e via andare …
Con il movimento sexy di ieri sera finalmente il Nasdaq si è messo nella situazione di arrivare di nuovo ai massimi storici: che poi sia questo un doppio massimo o non lo sia ve lo racconterò dopo.
Per il momento mi sono preso abbastanza rischio da dirvi ancora una volta tutto su.
Se guardiamo l’apprezzamento medio settoriale dell’azionario USA vediamo come la crescita si stia diffondendo a livello di beni discrezionali piuttosto che materiali e questo perché se anche l’economia USA non è tornata sui massimi la ripresa si sta allargando sempre di più.
Del resto le balle stanno in poco posto: con una politica monetaria a tassi negativi (ieri collocato in asta il BTP decennale al rendimento di 0,89% sic ) è evidente che le azioni hanno spazio per correre così come l’immobiliare e tutto il resto dell’economia.
Non è ancora finita qui, poi ci saranno crolli e ci saranno ritracciamenti, questo fa parte della Borsa e delle sue peripezie, ma non è finita davvero qui.
Ma veniamo a noi e alle azioni da comprare sul mercato USA:
L’autore è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi.
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