Il titolo Moncler S.p.A. continua a suscitare grande interesse sul mercato italiano, grazie alla sua capacità di coniugare tradizione e innovazione nel settore del lusso.
I dati aggiornati evidenziano una capitalizzazione di circa 16,25 miliardi di euro, con un rapporto prezzo/utili (P/E) di 24x per il 2025 e una capitalizzazione flottante pari all’82,65% del totale.
Questi indicatori, unitamente alla solidità del modello di business, hanno rafforzato la fiducia degli investitori, nonostante una recente flessione del titolo, attestatosi intorno ai 59,88 euro.
Sul fronte operativo, Moncler ha chiuso il 2024 con una crescita dei ricavi consolidati del 7% a 3,1 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti.
Questa performance è stata trainata da un forte impulso in Asia, dove le vendite hanno registrato una crescita a doppia cifra, e da una significativa espansione nel canale direct-to-consumer.
Non di meno, il segmento Stone Island ha contribuito in maniera positiva, nonostante una leggera flessione in alcune aree geografiche.
La strategia del gruppo si fonda su tre pilastri: il marchio Moncler Collection, il dinamico progetto Moncler Genius e la linea Moncler Grenoble, quest’ultima particolarmente protagonista in eventi di richiamo globale.
Un esempio lampante è l’evento tenutosi recentemente a Courchevel, descritto da Vogue Business, dove oltre 400 ospiti – tra celebrità come Adrien Brody, Jessica Chastain e Anne Hathaway – hanno potuto vivere un’esperienza immersiva nel mondo della montagna e dell’outdoor.
L’evento ha ulteriormente rafforzato il posizionamento del marchio, evidenziando la capacità di Moncler di trasformare i suoi lanci in momenti di grande visibilità e appeal emotivo.
Il management, guidato dal CEO Remo Ruffini, conferma un approccio prudente in vista del 2025, prevedendo un moderato rialzo dei prezzi a causa dell’inflazione nei costi di produzione.
Ruffini ha sottolineato, in occasione degli earnings call, che il focus resta sul consolidamento dei marchi esistenti e sull’espansione in mercati strategici come quello statunitense, dove la prossima apertura di un flagship store sulla Fifth Avenue è vista come una leva di crescita futura.
Quali sono gli ostacoli per la ripartenza al rialzo deel titolo Moncler.
In primis, il mercato cinese – che rappresenta una fetta significativa dei ricavi del gruppo – è ancora segnato da una certa debolezza: nonostante alcuni segnali positivi, il rallentamento della crescita dei consumi e le misure restrittive del governo continuano a creare incertezza, rallentando l’espansione nel Paese
Parallelamente, l’intero comparto del lusso sta attraversando una fase di rallentamento globale, influenzato da fattori macroeconomici quali inflazione e incertezze geopolitiche, che inducono una maggiore cautela tra i consumatori di fascia alta.
Questo contesto di incertezza può limitare ulteriormente la capacità di spesa nel segmento del lusso.
Infine, non si esclude il contributo di altri elementi: l’aumento dei costi di produzione, eventuali problemi nella catena di fornitura, e la concorrenza agguerrita sia a livello internazionale che da parte di marchi storicamente forti, possono anch’essi influenzare negativamente la ripartenza del titolo.
Conclusione
Moncler si conferma come una delle realtà di punta nel comparto luxury, capace di trasformare eventi esperienziali in valore economico e di navigare con successo in un contesto di mercato complesso e volatile.
Con solide basi finanziarie e una strategia orientata sia all’innovazione che alla valorizzazione del patrimonio del marchio, il titolo continua a rappresentare una scelta attraente per chi cerca esposizione nel settore dell’abbigliamento di alta gamma.
La crescita futura di Moncler dipenderà in larga misura dalla capacità del gruppo di navigare un contesto globale complesso, in cui il rallentamento del mercato cinese e le difficoltà del comparto lusso giocano un ruolo chiave.
Analisi ICT
La tendenza rialzista del titolo Moncler è stata dichiarata con il BOS settimanale avvenuto il 24 gennaio 2025 che ha potato l’azione sui massimi a € 70,48 il 14 febbraio 2025.
Il ritracciamento del rialzo cominciato il 17 gennaio 2025 si è fermato il 13 marzo 2025, il titolo ha consolidato nella fascia OTE Discount fino al 24 marzo 2025 rompendo poi al ribasso.
Se la chiusura odierna dovesse attestarsi sopra a € 58,98 rientrando nella zona OTE Discount la discesa degli ultimi tre giorni potrebbe essere una manipolazione dei minimi con presa di liquidità a € 59,80 e € 59,22, e ricapitalizzazione degli istituzionali.
Per un acquisto sicuro e conveniente aspettiamo che l’azione rompa i massimi del consolidamento a € 62,02 e poi ritracci al prezzo di equilibrio a € 60,78.
(clicca sull'immagine per ingranndire)
Leggenda:
Struttura = il mercato può avere una struttura rialzista con massimi e minimi crescenti o ribassista con massimi e minimi decrescenti. Quando il mercato rompe un mino o un massimo della precedente struttura c’è un’alta probabilità di inversione;
Order Block = Ultimo movimento impulsivo prima di un inversione. In un trend rialzista si considera un Order Block rialzista l’ultima candela o movimento al ribasso prima del movimento impulsivo al rialzo e viceversa;
BOS = Brake Of Structure (rottura strutturale);
Premium = Premio - zona del 50% superiore di un rialzo o un ribasso dove si presume che i prezzi siano alti;
Discount = Sconto - zona del 50% inferiore di un rialzo o ribasso dove si presume che i prezzi siano bassi;
OTE = Optimal Trade Entry – All’interno delle zone premium e discount c’è una fascia compresa tra il 62% e il 79% con livello centrale a 70,5% che viene considerata come zona ottimale per entrare a mercato;
Sell Side Liquidity o SSL = zona del grafico sotto a minimi di lungo termine, sotto a doppi minimi, sotto a trend line, dove si presume risiedano grosse quantità di ordini Sell Stop o Buy Limit.
Manipolazione dei minimi = falso breakout
Ricapitalizzazione isttituzionali = ritorno dei prezzi nele zone OTE
L’autore Gian Luca Tonti potrebbe detenere gli strumenti finanziari oggetto delle sue analisi.
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