https://www.high-endrolex.com/38

Articoli

Morale: se SP500 oggi regge è una opportunità di acquisto

Morale: se SP500 oggi regge è una opportunità di acquisto

Pubblicato Gio 19 Dicembre 2024 - 14:37 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Era nell’aria, quando le cose vanno troppo bene sai che il gioco prima o poi finisce. Ma al di là di queste banali considerazioni la vera e propria domanda che ci dobbiamo chiedere è la seguente: compriamo o vendiamo ?

 

Altrimenti meniamo il can per l’aia.

 

Veniamo dunque al punto: perchè ieri il Nasdaq ha perso oltre il 3% ?

 

Il taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Federal Reserve, deciso ieri, era ampiamente previsto e non ha riservato sorprese. Al contrario, la revisione della sua visione di politica monetaria per il 2025 ha colpito duramente le aspettative degli investitori: la Fed prevede ora solo due riduzioni dei tassi per quell'anno, per un totale di 50 punti base, la metà rispetto ai 100 punti ipotizzati durante la revisione di settembre.

 

Il presidente Jerome Powell ha sottolineato che l’evoluzione della politica sui tassi dipenderà dai progressi nella lotta contro l’inflazione. Tuttavia, quest'ultima non sta rallentando al ritmo sperato. L’inflazione "core" (esclusi alimentari ed energia) è stata rivista al rialzo: dal 2,6% al 2,8% per quest’anno, dal 2,2% al 2,5% per il 2025, e dal 2% al 2,2% per l’anno successivo.

 

L'obiettivo del 2% non sarà raggiunto prima del 2027.

 

Sul fronte della crescita economica, le previsioni sono invece migliorate: il prodotto interno lordo dovrebbe crescere del 2,5% nel 2024 e del 2,1% nel 2025. In altre parole, l’economia statunitense continua a dimostrarsi solida, ma i prezzi rimangono troppo elevati per giustificare un allentamento aggressivo della politica monetaria.

 

Il messaggio della Fed è chiaro: non c’è alcuna fretta di ridurre il costo del denaro. La priorità resta l’inflazione, con una visione che scoraggia chi sperava in una rapida inversione di tendenza.

 

Ma qui arriviamo al punto: i trader speravano in una economia che non era più ormai in soft landing ma che tuttavia poteva essere almeno in landing (scusate il gioco di parole). In realtà si trovano a che fare con un’economia che pompa come un pozzo di petrolio e quindi tutti sono cascati dalla sedia.

 

Alle Borse piacciono i tagli di interesse decisi perché danno fiato all’economia, raddrizzano i bilanci delle aziende indebitate, spingono i consumatori a contrarre debito per comprare case e per comprare automobili. Ma la Borsa ha il naso corto e non capisce subito che se i tassi non calano in fretta vuol dire che i consumatori hanno salari più elevati e se ne fregano dei tassi di interesse, le aziende indebitate vendono più prodotti e anche loro raddrizzano i bilanci senza i prestiti e via andare.

 

Morale: ritorniamo alla domanda di partenza. Dobbiamo scappare via a gambe levate oppure dobbiamo rimanere seduti ed aspettare ?

 

So che molti lettori mi considerano un inguaribile ottimista e quindi sanno già la risposta.

 

Le Borse nel lungo periodo salgono sempre (o comunque) e quindi se fai il giornalista finanziario devi sempre propendere bovinamente per il rialzo perchè nel lungo periodo ci azzecchi più di quanto tu non ci rimetta la faccia.

 

Ma questa volta vi darò una opinione diversa: se oggi l’SP500 si mantiene pressappoco sui livelli della chiusura di ieri sera è fatta.

 

 



Top