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Oggi girandola in Borsa ... aspettando la FED

Oggi girandola in Borsa ... aspettando la FED

Pubblicato Gio 07 Novembre 2024 - 18:20 da Emilio Tomasini Tag: Borsa

Se debbo scrivere qualcosa di intelligente in questo frangente penso alla famigerata “Liquidazione dei morti” del grande Guido Bellosta: in fin dei conti il rally di Natale sta partendo adesso e il catalizzatore è stata la Vittoria di Trump.

 

Il VIX, la volatilità implicita dell’SP500, sta raggiungendo livelli talmente bassi a cavallo di 15 da essere riportato nei manuali di storia finanziaria: il significato è chiaro ovvero che la paura  del rischio per i mercati finanziari è morta. Guardate qui sotto il gap:

 

 

Wall Street non è mai stata così eccitata per una elezione.

 

E l’analisi tecnica è andata a farsi benedire con l’implosione della volatilità.

 

Quello che ci dobbiamo chiedere è se davvero hanno senso i Trump trades che ora fanno contenti chi ha scommesso sulla vincita del tycoon americano.

 

E prendiamo l’esempio dei Treasuries USA che sono al ribasso con i rendimenti in aumento.

 

Né Trump né la Harris avevano piani efficaci di riduzione del deficit anche se Trump sotto questo profilo è più pericoloso ma gli investitori in azioni sembrano non preoccuparsi.

 

E soprattutto dobbiamo chiederci se la vittoria di Trump sia positiva o negativa per il nostro Paese. La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane ha spinto la Borsa di New York verso nuovi massimi, mentre l’Europa si è mostrata decisamente più cauta. Infatti se gli investitori americani guardano con entusiasmo al programma repubblicano di tagli fiscali e deregolamentazione, che potrebbe tradursi in un’espansione economica, gli operatori europei sono più preoccupati per il rovescio della medaglia. Si parla infatti della doppia minaccia di una spinta inflazionistica e di un aumento dei deficit di bilancio, elementi che potrebbero indurre la Federal Reserve a rallentare il ritmo dell’allentamento monetario, contrariamente a quanto sperato.

 

La banca centrale degli Stati Uniti, che detta il ritmo della politica monetaria globale, dovrebbe ridurre i tassi d'interesse di un quarto di punto durante la riunione che si conclude questo giovedì. Un voto privo di suspense, che sposta l’attenzione dei mercati verso la conferenza stampa di Jerome Powell, alle 20:30. Infatti, ciò che l'istituto deciderà in seguito è molto più incerto. Gli investitori saranno attenti a qualsiasi segnale che indichi la soglia per un ulteriore allentamento, sia a dicembre che nel 2025. In ogni caso oggi la Banca d’Inghilterra ha ridotto di un quarto di punto.

 

Abbiamo preso diversi piccoli stop loss sul nostro portafoglio, niente di tragico, ma in una situazione come questa è sempre meglio non prenderle.

 

Andiamo con l’analisi delle azioni.

 

FERRARI: compriamo mercato, cerchiamo di farci un altro giretto al rialzo, in fin dei conti il bilancio trimestrale era ottimo ed aveva solo la pecca delle consegne, ma è come lamentarsi del brodo grasso. BUY FERRARI MERCATO, STOP LOSS 402

 

 

TESLA: è davvero un missile, se ci dà l’opportunità entriamo ma ci sono gap da paura al rialzo

 

UNICREDIT: ad essere bravi bisognerebbe comprare.

 

Vediamo domani in tempi più normali che cosa succede.



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